AGOSTINO BONALUMI
Nato a Vimercate in provincia di Milano nel 1935, è stato uno dei grandi protagonisti dell’arte italiana del secondo dopoguerra. Dopo gli studi di impostazione tecnico-meccanica Bonalumi si inserì giovanissimo nel contesto artistico milanese degli anni Cinquanta frequentando lo studio di Enrico Baj e venendo in contatto con Lucio Fontana, Piero Manzoni ed Enrico Castellani.
Nel 1959 insieme a Manzoni e Castellanifondò la rivista “Azimuth” che proponeva l’azzeramento totale dell’esperienza artistica precedente ed un nuovo inizio interamente incentrato sul concetto di astrazione. Si voleva ridefinire il linguaggio della pittura attraverso un processo di azzeramento della rappresentazione che trovava nel monocromo il suo esito ideale. La tela diventava così campo aperto di possibilità in quanto l’aderenza al reale non passava più attraverso la figurazione ma prendeva corpo a partire dalla studio sui fenomeni della percezione.
Questa ricerca sullo spazio pittorico portò Bonalumi a realizzare le prime tele estroflesse: opere che il critico Gillo Dorfles definì Pitture-Oggetto per la loro capacità di tenere insieme i linguaggi della pittura e della scultura, stimolando un’esperienza tattile. Attraverso l’inserimento di supporti, in legno e metallo, sul retro della tela, Bonalumi ne determinava le forme. Ottenne delle superfici vibratili, la cui forma cambiava in relazione all’incidenza della luce e al punto di vista. In questo modo la superficie bidimensionale si flette acquisendo una dimensione tridimensionale che rende l’opera cangiante. Il gioco di luci e ombre non è più ottenuto tramite le variazioni cromatiche ma grazie alle modulazioni della struttura stessa.
Il passaggio successivo fu il superamento della dimensione del quadro e la creazione di opere-ambiente, nelle quali lo spettatore partecipava attivamente allo spazio, come Blu abitabile (1967), Grande ambiente bianco e nero (1968), e Ambiente pittura dal giallo al bianco e dal bianco al giallo (1979).
Bonalumi partecipò alla Biennale di Venezia nel 1966, nel 1970 con una sala personale e nel 1986. Nel 1980 nelle sale del Palazzo Te a Mantova venne allestita un’importante retrospettiva della sua opera e l’anno dopo partecipò con Piero Dorazio, Mimmo Rotella e Giuseppe Santomasoalla mostra “Italian Art: Four Contemporary Directions” al Museum of Art di Fort Lauderdale, Florida (USA).
Nel 2002 gli venne conferito il Premio Presidente della Repubblica e in quest’occasione l’Accademia Nazionale di S. Luca gli dedicò una retrospettiva nella sede di Palazzo Carpegna a Roma. Nel 2003 venne allestita una mostra alla Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate. A cavallo tra il 2003 e il 2004 l’Institut Mathildenhöe di Darmstadt allestì una sua personale.
Bonalumi si spense a Desio il 18 settembre 2013.
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